Lunedì 23 e martedì 24 novembre tornerà al cinema per due giorni “Ricomincio da tre”, il primo capolavoro di Massimo Troisi che si affacciò da attore debuttante al grande schermo. Il film sarà proiettato nei cinema italiani in versione restaurata dalla Cineteca Nazionale di Bologna. Era il 1981 quando uscì il film, che racconta le vicende tragicomiche di un napoletano “emigrato” al Nord non per lavorare, ma per viaggiare.
Il film costò 450 milioni di lire, mentre incassò la bellezza di 14 miliardi. Fu il film che lanciò definitivamente Massimo Troisi come attore di cinema, che fino a quel momento si era fatto conoscere con la sua compagnia teatrale “La Smorfia” con Lello Arena ed Enzo Decaro.
Proprio Lello Arena, spalla dell’attore napoletano in tanti film, lo ricorda con immutato affetto: “Oggi la mancanza di Massimo è quotidianamente sempre più insopportabile, ci vorrebbero 10.000 Troisi per dare speranza”.
Inizialmente molti temevano che la napoletanità di Troisi fosse eccessiva, e che non potesse essere capita. Invece fu proprio il marchio di fabbrica del compianto attore, che non rinunciò mai a parlare quasi esclusivamente in napoletano, riuscendo a farsi capire grazie alla sua gestualità tipicamente partenopea.