Mickey Rourke, il celebre attore americano che ha conosciuto la fama col film Nove settimane e mezzo al di là del successo di facciata ha rivelato di essere stato a un passo dal suicidio. Lo ha fatto a margine della presentazione del documentario dal titolo “Eating Happines” che tratta del traffico di carne di cane in alcuni paesi dell’Estremo Oriente.
L’attore 63enne a questo punto non ha potuto fare a meno di parlare del suo amore per i cani rivelando un episodio personale molto intimo: ha raccontato di essere entrato in una crisi profonda che l’aveva portato a un passo dal suicidio, ma a salvarlo è stato proprio il suo cane. L’attore di Sin City così ha raccontato visibilmente commosso: “Mi stavo facendo del male, non uscivo di casa da cinque o sei mesi. Ero seduto in un armadio, non so perché avevo preso a dormirci.
A un certo punto non ce l’ho fatta più e ho afferrato una pistola. Stavo decidendo dove puntare la canna dell’arma e allora ho visto il mio cane Beau Jack: piangeva e mi guardava così, come se con i suoi occhi chiedesse chi si sarebbe preso di cura di lui. E quell’istante mi ha fatto lasciare la pistola. Ero pronto ad andarmene“.
A salvarlo è stato Beau Jack, uno dei suoi 6 cagnolini, che l’ha guardato con una tale sofferenza negli occhi che Rourke ha mollato la pistola con cui si stava per sparare un colpo alla tempia.
L’attore 63enne, che nel pieno della sua carriera cinematografica ha deciso di abbandonarla per cimentarsi con i guantoni sul ring, ha dichiarato di trovarsi meglio con i cani che con le persone. In passato ha sofferto di dipendenza da alcol e sostanze stupefacenti ma sembra che sia riuscito definitivamente a disintossicarsene.