In Italia ogni anno sono circa 3000 le nuove diagnosi di sindromi mielodisplastiche, che interessano soprattutto gli adulti e anziani con un’età media di 65 anni. Tuttavia per i malati di anemia derivata dalle sindromi mielodisplastiche questo è un anno ricco di novità.
Al 22esimo Congresso della European Hematology Association (EHA), che si sta svolgendo a Madrid, in Spagna, i medici hanno annunciato che la cura ‘highlander’ a base di epoetina alfa originator, un farmaco prodotto da Janssen da circa 30 anni, rivoluzionerà la vita dei malati di anemia a causa delle sindromi mielodisplastiche.
In questo senso nella maggior parte dei casi si rivelerà sufficiente una iniezione sottopelle a settimana che potrà essere effettuata in piena autonomia, che andrà quindi a sostituire le trasfusioni a tutti gli effetti.
Così in questo senso si è espresso il professor Agostino Cortelezzi, docente di ematologia presso l’Università degli Studi di Milano: “In questi pazienti il midollo osseo è come un albero ricco di frutti, i progenitori delle cellule del sangue, che però non arrivano a maturazione impoverendo il sangue soprattutto di globuli rossi”.