La birra è una bevanda molto apprezzata anche da noi in Italia, ma stando a uno studio condotto dai ricercatori del Marine and Environmental Chemistry di Varel in Germania, oltre ai caratteristici ingredienti di acqua, luppolo e orzo vi sarebbe anche la plastica in molti marchi di birra tedesca, anche fra i più popolari.
Lo studio ha preso in esame 24 marche di birra commerciali,12 delle quali Pilsener, 5 di alcool, e 7 Pilsener senza alcool, che sono state passate al setaccio per rilevare la presenza di sostanze contaminanti.
Ebbene in tutti i casi i ricercatori vi hanno trovato delle microplastiche, ovvero fibre di polimeri sintetici, frammenti o particelle granulari infeiori ai cinque millimetri di dimensioni. Nella maggior parte dei casi si tratta di particelle individuali e frammenti. E’ vero che la quantità di microplastiche scoperta nella birra non può essere considerata pericolosa per la salute umana, ma rende conto di come le microplastiche si siano ormai infiltrate nel mondo intero.
Inoltre in alcuni campioni di queste birre i ricercatori hanno individuato dei resti di insetti e vetri che deriverebbero da un errato trattamento del prodotto o del sistema di stoccaggio. Insomma se alcune carenze, quali quelle igieniche sono attribuibili ai singoli birrifici, per quanto riguarda la plastica è necessario un impegno comune da parte dei governi nel promuovere misure idonee a ridurre la dispersione dei rifiuti nell’ambiente. Lo studio è stato pubblicato su Food Additives and Contaminants.