I ricercatori dell’Università Cattolica di Roma nello studio presentato al XXVIIth International Workshop su Helicobacter, hanno scoperto che il batterio dell’ulcera, l’Helicobacter pylori, determina un aumento significativo del rischio degli eventi cardiovascolari più gravi, quali l’infarto cosidetto Stemi (ST segment elevation myocardial infarction) ed anche lo scompenso cardiaco o la sindrome coronarica acuta ricorrente.
Gli studiosi hanno scoperto il meccanismo d’azione con cui questo batterio che causa l’ulcera mette a rischio anche la salute del cuore: la tossina di questo baterio Cag-A induce l’organismo a produrre anticorpi anti-Cag-A che per motivi ancora sconosciuti si attaccano alle placche di arteriosclerosi che rompendosi danno luogo all’infarto.
I ricercatori hanno preso in considerazione un campione di 181 pazienti reduci da infarto Stemi e 50 individui di controllo sani, da cui è risultato che il baterio dell’Helicobacter pylori che produce la tossina Cag-A è di circa 4 volte superiore nei pazienti con infarto.
Inoltre dallo studio è emerso anche come il rischio di infarto aumenta al crescere della concentrazione plasmatica di anticorpi specifici prodotti contro la tossina Cag-A dell’Helicobacter. In pratica pe i ricercatori la reazione anticorpale da parte dell’organismo produce la rottura delle placche e quindi l’occlusione dei vasi sanguigni che ossigenano il muscolo cardiaco determinando così l’infarto.