I progressi della medicina disegnano scenari concreti e attuali ritenuti impensabili appena qualche decennio fa. D’altronde la ricerca medica si giova sempre di più delle scoperte messe appunto in ambito tecnologico. Una ricerca condotta dall’Università coreana di Seoul ha messo a punto una pelle sintetica che ha superato i limiti dei precedenti tentativi. Per realizzare questa pelle sintetica i ricercatori hanno utilizzato dei nano-nastri di silicio che vengono attraversati da una serie di sensori in grado di misurare pressione, umidità e temperatura. Inoltre una serie di microelettrodi simulano la stimolazione nervosa e trasmettono segnali al cervello consentendo quindi a chi porta questa protesi di avvertire delle sensazioni.
Ed in effetti il limite finora insormontabile di precedenti ricerche era rappresentato dalla difficoltà di riuscire a riprodurre in laboratorio la stessa elasticità che caratterizza la pelle umana. Tramite questa pelle elastica infatti i sensori si allungano, in tal modo migliora la risposta della pelle agli stimoli artificiali.
Insomma in base ai risultati di questa ricerca pubblicata su Nature Communications, questa pelle sintetica “intelligente” potrebbe essere applicata alle protesi per far avvertire al soggetto caldo freddo ed umidità. Uno straordinario passo in avanti compiuto dunque dalla ricerca medica.